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Business plan esempio

PIZZERIA

Il progetto che intendiamo illustrare nel corso del presente documento consiste nell’apertura di una nuova pizzeria nel centro storico della nostra città in una zona ben frequentata, sicura e di grande passaggio.

Il presente business plan ci è stato richiesto dalla banca per la concessione di un finanziamento conforme alle nuove linee guida EBA 2021, destinato ai primi investimenti per allestire ed aprire la pizzeria.

Abbiamo voluto studiare in maniera approfondita tutti gli aspetti legati all’organizzazione, al mercato, alla concorrenza e alle strategie di marketing senza, ovviamente, trascurare gli aspetti economici e finanziari.

Di seguito evidenzieremo tutti gli aspetti principali e fondamentali per il successo del nostro locale.

Devo dire che Bsness è l’unico sito che condivide tanto materiale gratuitamente e, tra l’altro, molto interessante e sempre professionale.

Grazie anche per questo esempio di business plan della pizzeria.

Marco Piombini Ancona 16/05/2021

Dopo aver iniziato il lavoro sulla base di questo esempio ci siamo convinti ad acquistare il software ed è stata un’ottima decisione!

Lavorare direttamente sull’esempio tramite il software consente di apportare tutte le modifiche necessarie e di ottenere l’aggiornamento di tutto il BP in tempo reale.

Francesca Labanti Napoli 7/12/21

Questo esempio è stato creato con il software specifico per fare da solo il business plan di una Pizzeria

Business plan pizzeria

1. Descrizione sintetica del progetto per aprire una pizzeria

 

I prodotti ed i servizi offerti dalla nostra pizzeria:

 

Il piatto principale offerto sarà la vera pizza napoletana realizzata solamente con acqua, sale, lievito e farina e con almeno otto ore di lievitazione.

La lavorazione sarà fatta esclusivamente con le mani e saranno sempre utilizzati ingredienti freschi e di origine campana come il pomodoro pelato, la mozzarella di bufala, il fior di latte, le foglie di basilico e l’olio extravergine di oliva.

Il locale richiamerà la tradizione napoletana sia per l’arredamento che per la struttura e anche per le divise del personale e tutti gli altri piccoli dettagli.

Riportiamo di seguito la tabella dei nostri prodotti/servizi principali ed i relativi prezzi medi di vendita previsti per l’anno in corso ed i successivi quattro (questa tabella viene riportata anche successivamente, se lo si preferisce può essere cancellata).

listino prezzi pizzeria bella napoli

La clientela che vogliamo attirare nel nostro locale:

 

La clientela è costituita sia da residenti nel quartiere e in quelli limitrofi che da turisti di fascia medio/alta che, negli ultimi anni, stanno frequentando assiduamente la nostra città grazie alla maggior frequenza dei voli e alla valorizzazione di alcune mete turistiche come musei, esposizioni, gallerie e fiere.

L’aspetto della pizzeria sarà molto rifinito e curato nei dettagli in modo da richiamare l’idea del prodotto tipico, dell’ambiente famigliare e del richiamo alla tradizione.

Punteremo molto sul passaparola diretto e anche sulle recensioni nei vari siti specializzati e, per questo, il prodotto ed il servizio dovranno sempre essere all’altezza dello standard che ci siamo prefissati.

 

Motivazione all’acquisto – perchè i clienti ci sceglieranno:

 

 

Il cliente arriverà nella nostra pizzeria principalmente grazie ai consigli di amici e parenti o per averci trovati tramite i servizi di google, tripadvisor o altri servizi minori.

Saremo molto attivi sui social e questo renderà più frequente la condivisione agli amici dei nostri eventi e dei post in generale.

Oltre a ciò, la posizione che abbiamo scelto è di grande passaggio e facilmente raggiungibile sia a piedi che in auto ed il locale ben visibile ed illuminato.

L’arredamento è molto attraente e inviterà ad entrare anche le persone di passaggio alla ricerca di un posto in cui mangiare ma senza una meta predefinita.

 

L’organizzazione dell’attività all’interno della pizzeria:

 

 

Inizialmente l’organizzazione è formata dal pizzaiolo, aiuto pizzaiolo, due camerieri ed un barman nonché il cassiere che è anche il titolare della pizzeria.

Si prevede di assumere un terzo cameriere nel secondo esercizio ed un secondo aiuto pizzaiolo nel terzo.

In alcuni periodi di maggior lavoro verranno assunti collaboratori a tempo determinato.

Il titolare si occuperà di coordinare tutto il personale stabilendone mansioni, turni, ferie ecc.

 

Risorse umane e singole esperienze dei soci e dipendenti del locale:

 

Il titolare ha oltre dieci anni di esperienza nell’apertura e gestione di pizzerie ed essendosi trasferito per motivi familiari, si trova ora ad aprire questa nuova pizzeria.

Anche il pizzaiolo che si è deciso di assumere è dotato di un discreto nome ed esperienza nel settore della pizza napoletana.

Assumeremo poi un cameriere con tre anni di esperienza mentre l’aiuto pizzaiolo ed il secondo cameriere sono giovani ed inesperti e verranno formati dal resto del personale.

Quanto costa aprire una pizzeria? Le risorse finaziare necessarie ad avviare il progetto

 

Le risorse finanziarie a disposizione saranno i diecimila euro, interamente versati, del capitale sociale ed un mutuo chirografario a cinque anni di 50.000 € garantito personalmente dal titolare.

liquidità istantanea pizzeria

Quanto si guadagna con una pizzeria: gli utili che ci aspettiamo

 

Dopo un primo esercizio con un sostanziale pareggio dopo le imposte, ci aspettiamo:

  • un utile netto compreso tra i 20.000 € del secondo esercizio ed i 50.000 € del quarto e quinto anno;
  • il rientro, in una situazione di buon equilibrio finanziario, del mutuo chirografario;
  • il regolare pagamento del compenso amministratore.

 

 

quanto guadagna una pizzeria

Capitolo 2 – Il mercato della ristorazione e delle pizzerie al taglio, da asporto e tradizionali

La pizza è forse il prodotto della cucina italiana più conosciuto nel mondo, imitato, invidiato ed esportato.

È parte delle abitudini alimentari del popolo italiano ma anche di molti stranieri ed è diventato un piatto consumato di frequente sia a colazione che a pranzo e a cena oltre che un momento di svago e di socializzazione.

La CNA ha elaborato uno studio basato sui dati delle camere di commercio, dal quale risultano oltre 126 mila imprese che vendono, in un modo o nell’altro, pizze.

Circa 76 mila di questi sono imprese di ristorazione: 40.000 ristoranti e 36.000 bar.

In Italia si vendono 8 milioni di pizze al giorno con ricavi annui per 15 miliardi di euro e un fatturato totale, compreso l’indotto, di almeno 30 miliardi di euro.

Il settore da lavoro a centocinquemila persone, il doppio nei fine settimana.

Molto forte è la componente straniera degli occupati nel settore pizzerie: abbiamo infatti 20 mila egiziani, 10 mila marocchini e 5 mila lavoratori dell’est Europa.

Il prezzo della pizza tradizionale non supera, nella metà dei casi, i sette euro. La pizza più costosa, come è facile immaginare, la troviamo a Milano mentre la più economica a Reggio Calabria.

Venendo all’analisi del mercato nella nostra città e, in particolare, nel nostro quartiere, abbiamo contato 19 esercizi incluse le pizzerie da asporto e le pizzerie al taglio e che possono potenzialmente essere nostri concorrenti.

Ad ogni modo non riteniamo che il mercato, visto il numero degli operatori presenti ed attivi, possa risentire in modo sensibile della nostra apertura.

La nostra zona sta attraversando un buon periodo per quanto riguarda le presenze di turisti, studenti e lavoratori e ciò sta comportando un buon andamento di quasi tutte le tipologie di pizzerie presenti nella zona.

 

 

2.1 La composizione del nostro mercato di riferimento

 

La nostra clientela è composta in parte da famiglie, gruppi di amici e coppie residenti nel quartiere e, in parte da una clientela occasionale, in gran parte straniera, presente in città per turismo, studio e lavoro.

Puntiamo ad una clientela di ogni fascia di età ed economica dal momento che la tipicità della nostra pizzeria esula da ulteriori classificazioni quali economicità o lusso.

La nostra pizzeria è specializzata nella vera pizza napoletana e dunque sia le modalità di preparazione che la scelta degli ingredienti dovranno rispettare gli standard previsti.

Anche il prezzo delle pizze sarà di conseguenza un po’ più alto del prezzo medio della totalità delle pizzerie.

Non per questo ci rivolgeremo ad un pubblico più ristretto.

Semplicemente dovremo essere in grado di comunicare alla clientela, sia direttamente che indirettamente, le caratteristiche delle nostre pizze in modo da giustificare pienamente il livello dei nostri prezzi.

2.2 L’andamento e le reazioni che ci aspettiamo dal mercato

 

Il mercato ha purtroppo subito una battuta d’arresto con i provvedimenti conseguenti al covid.

L’andamento, fino a questo momento, era di una continua crescita e le prospettive continuavano ad essere molto buone.

Come in ogni crisi nasceranno anche delle opportunità sia per quanto riguarda una riduzione della concorrenza che per la disponibilità di locali adatti ad un prezzo più economico e anche per una maggior disponibilità di personale.

Cercheremo dunque di sfruttarle e di ripartire con il nuovo locale approfittando della decisa crescita che osserveremo sicuramente non appena sarà terminato questo periodo di provvedimenti restrittivi e chiusure delle frontiere.

 

ricerca di mercato pizzeria

2.3 La concorrenza dei ristoranti-pizzerie della zona

 

I nostri principali concorrenti sono le pizzerie ed i ristoranti-pizzeria che si trovano nel nostro quartiere senza però sottovalutare anche le pizzerie da asporto e le pizzerie al taglio che possono dirottare le scelte di una parte della clientela.

Abbiamo analizzato tutti i nostri potenziali concorrenti anche avvalendoci dei dati forniti dalla locale associazione di categoria.
Ci differenzieremo dalla concorrenza per la specializzazione, prima di tutto, nella pizza ma anche per il tipo di pizza e cioè quella rigorosamente verace napoletana.

Saremo infatti l’unica pizzeria del quartiere ad offrire esclusivamente la pizza verace napoletana, peraltro, con pizzaiolo e personale tutto di provenienza campana.

Capitolo 3 – Le pizze e gli altri prodotti offerti nel locale

 

3.1 Descrizione tecnica delle portate e delle pizze

 

Le nostre pizze sono interamente preparate da noi con farine e materie prime di ottima qualità.

Offriremo, oltre alla vera pizza napoletana, anche la possibilità di scegliere impasti integrali o senza glutine per accontentare ognuno dei nostri clienti.

La preparazione, farcitura e cottura delle pizze avverrà direttamente sotto agli occhi dei clienti e verranno rigidamente rispettate tutte le norme igieniche onde evitare problemi per la clientela e per il nostro nome.

Le pizze saranno cotte nel forno a legna con legno di faggio.

 

3.2 Le tempistiche per la realizzazione del progetto

 

La pizzeria aprirà nel mese di febbraio dopo una fase di preparazione e allestimento che si svolgerà durante tutto il mese di gennaio.

Nel frattempo verrà installato il forno a legna, la cucina, i banconi, l’arredamento delle sale interne e anche allestito il dehor che, comunque, entrerà in funzione ai primi di maggio.

 

3.3 Gli altri servizi offerti alla clientela

 

La pizzeria sarà affiancata anche da un piccolo bar dove potremo offrire un chupito ai nostri clienti o anche servire un amaro, un caffè od un cocktail ai clienti affezionati che vorranno passare a salutarci.

 

 

Capitolo 4 – Il piano di marketing per l’apertura della pizzeria

 

Con questo piano di marketing abbiamo come obiettivo quello di realizzare il volume d’affari preventivato e anche di studiare come utilizzare i migliori canali di vendita riducendo al minimo i costi.

Attueremo una strategia di marketing mix, che consiste nella combinazione di azioni da seguire separatamente, in modo da poter creare o sviluppare la domanda per la nostra pizzeria.

Ci muoveremo lungo quattro direttrici per vendere con successo le nostre pizze ed i nostri prodotti:

  • Qualità e tipicità dei prodotti, dei quali abbiamo già detto nel punto precedente;
  • Prezzi delle pizze, bevande e dolci;
  • Modalità e strategie di vendita;
  • Promozione del locale.

    Ogni scelta strategica ed ogni dettaglio, dal menù alla scelta degli arredi e alla preparazione dei tavoli, nonché alla comunicazione, promozione e scelta del personale, ha come obiettivo quello di dare una immagine legata alla tradizione campana.

I prezzi di pizze e bevande sono stati fissati ad un livello intermedio rispetto a quelli praticati dalla concorrenza.

In questo modo punteremo ad occupare il più possibile i coperti disponibili e faremo in modo di ridurre i tempi di attesa per l’ordinazione e la preparazione delle pizze in modo da fare almeno due turni per tavolo sia a pranzo che a cena.

Per raggiungere questo obiettivo punteremo, tra gli altri, al mercato dei turisti nordici che hanno orari diversi dai nostri concittadini.

Per questo motivo tradurremo i menu anche in lingua inglese, francese, russa e tedesca e così anche per le attività di comunicazione sui portali specializzati.

Anche i nostri dipendenti devano avere una sufficiente conoscenza di un paio di lingue straniere. Cercheremo anche di stipulare accordi con alberghi, case vacanza e b&b.

 

analisi swot pizzeria

4.1 I prezzi di vendita di pizze, bevande e dolci

 

I prezzi di vendita delle pizze dei dolci e delle bevande sono stati attentamente valutati sia rispetto a quelli praticati dalla concorrenza che rispetto ai singoli costi di produzione o acquisto.

Inoltre, abbiamo verificato, grazie al software utilizzato, che il margine lordo sia sufficiente a garantire che il punto di pareggio sia raggiungibile con un volume di clientela facilmente raggiungibile.

 

4.2 La promozione del locale e delle nostre specialità

 

Abbiamo messo a budget circa 200 € per le iniziative promozionali quali banner pubblicitari sui siti locali che si occupano di ristorazione, pay per click di Google ADS.

I nostri sforzi saranno comunque volti ad incentivare il passaparola tra clienti soddisfatti della nostra pizzeria che dovranno quindi sempre essere accolti e serviti nel migliore dei modi.

Altro elemento fondamentale per la promozione del locale sarà l’immagine che daremo ai potenziali clienti di passaggio ed è per questo che cureremo molto l’estetica del locale che dovrà richiamare alla tradizione campana e quindi alla qualità delle materie prime utilizzate e dei prodotti proposti.

 

4.3 Come intendiamo vendere le pizze e gli altri nostri prodotti

 

Le nostre pizze saranno servite solo all’interno dei nostri locali e, per il momento, non è previsto il servizio da asporto.

Punteremo a dare un servizio molto veloce riducendo i tempi di attesa per le ordinazioni e la preparazione delle pizze.

In questo modo, senza mettere fretta ai clienti, faremo in modo di fare sempre due o tre turni per ogni tavolo, sia a pranzo che a cena.

Abbiamo studiato attentamente le tempistiche e abbiamo dimensionato il forno a legna in modo da poter sempre produrre pizze al ritmo richiesto dall’affluenza della clientela.

 

Capitolo 5 – L’organizzazione del locale: ruoli e mansioni


L’impasto delle nostre pizze ha una lievitazione di circa 48 ore e, dunque, sarà necessario pianificare con attenzione e con la corretta tempistica la preparazione dell’impasto con le giuste quantità.

Tutto il ciclo di preparazione dell’impasto e delle materie prime è svolto internamente sotto la diretta responsabilità del titolare mentre saranno invece esternalizzate le funzioni amministrative, legali e promozionali.

Il titolare avrà anche il compito di coordinare il personale dipendente e stabilirà, insieme al pizzaiolo, il menù della pizzeria.

Il menu verrà aggiornato periodicamente in funzione dei prodotti di stagione e dei tempi e costi di realizzazione facendo attenzione a garantire la corretta organizzazione della cucina e del forno a legna.

Nella versione completa è riportato anche l’organigramma aziendale che rappresenta come sarà strutturata l’organizzazione della pizzeria e chi ricoprirà i vari ruoli e le mansioni individuate.


5.1 Le risorse umane a disposizione del locale

 

Lo staff sarà composto inizialmente da un pizzaiolo, un direttore di sala, un aiuto pizzaiolo, un cameriere esperto, un cameriere apprendista e un barman.

Tutto il personale sarà coordinato dal direttore di sala e dal titolare che starà anche alla cassa e si occuperà della ricezione della clientela.

A partire dal secondo esercizio abbiamo previsto di assumere un terzo cameriere e, nel terzo esercizio, un secondo aiuto cuoco.
Il titolare si occuperà anche degli approvvigionamenti delle materie prime e dei rapporti col commercialista.

 

5.2 La scelta del tipo di società

 

 

La forma giuridica sarà quella di srl unipersonale con un capitale sociale di 10.000 € interamente versato.

 

5.3 Le attrezzature e le conoscenze utilizzate

 

La pizzeria sarà dotata di tutte le attrezzature necessarie a garantire una produzione efficiente e rispettosa delle normative in campo alimentare.

In particolare, doteremo la pizzeria di un forno a legna a camera di combustione separata per ridurre al minimo la presenza di materiale bruciato nelle pizze.

Utilizzeremo poi una impastatrice, un armadio per la lievitazione, un abbattitore di temperatura, frigoriferi per vini e bibite, celle frigorifere, una cucina attrezzata ecc ecc

Il know how più importante che verrà apportato alla nostra pizzeria è quello del titolare, con esperienza più che ventennale nella gestione di pizzerie e quello del pizzaiolo in materia di preparazione dell’impasto, realizzazione e cottura delle pizze.

5.4 La produzione di pizze e dolci

La produzione è svolta direttamente nella cucina della pizzeria con prodotti campani e di prima qualità provenienti da piccoli fornitori o da distributori di prodotti tipici campani.

L’impasto delle pizze avrà una lievitazione di almeno 48 ore in apposite celle e sarà realizzato con lievito madre e con farina di grano duro italiano.

Il pizzaiolo preparerà la maggior parte delle pizze con prodotti freschi e, solo quando necessario, congelati.

Il titolare ed il pizzaiolo analizzeranno ogni pizza inserita nel menù sotto l’aspetto dei costi di produzione e dei tempi di preparazione in modo da poter sempre tenere sotto controllo sia i costi ed i margini che l’organizzazione della pizzeria.

Ad ogni modifica del menù verrà aggiornato anche il presente business plan per valutarne l’impatto in termini economici, organizzativi e finanziari.

 

5.5 I fornitori, le materie prime e la logistica

 

Come già accennato, la scelta delle materie prime e dei fornitori sarà determinante.

Utilizzeremo solo prodotti campani di prima qualità e solo in casi eccezionali utilizzeremo prodotti congelati o materie prime che non siano di provenienza della nostra regione.

Comunque sia i prodotti saranno sempre di primissima qualità per garantire un prodotto che sia sempre ai livelli del nostro standard qualitativo.

 

5.6 Cosa intendiamo fare per l’ambiente

 

Non vi sono rischi ambientali, tutti gli impianti di scarico e di aereazione saranno completamente a norma ed il personale sarà formato per il corretto smaltimento di ogni rifiuto, inclusi gli oli esausti.

 

 

Capitolo 6 – Esempio business plan pizzeria: gli aspetti economici e finanziari

Questa è la parte più importante e complessa del business plan e cioè la trasformazione del progetto in numeri e bilanci economici e finanziari.

Qui potremo calcolare il punto di pareggio, il fabbisogno finanziario per l’avvio e la gestione della pizzeria e gli utili che ci aspettiamo di conseguire con la realizzazione del progetto.

6.1 – Il fatturato della pizzeria

 

Sulla base delle ipotesi fatte fino ad ora, abbiamo calcolato i ricavi della pizzeria mese per mese tenendo conto dei prezzi di vendita di ogni pizza e bevanda e dei volumi di vendita che abbiamo calcolato.

A seguire riportiamo i fatturati previsti per ognuno dei cinque anni

fatturato pizzeria bella napoli

6.2 Il calcolo dei volumi di vendita di pizze, bibite, dolci e altre portate

 

Per il calcolo dei volumi di vendita e, conseguentemente, quelli di acquisto (per bibite, acqua, birra, amari) e produzione delle pizze e delle altre portate, abbiamo utilizzato gli schemi in excel che riportiamo di seguito.

In tali schemi abbiamo inizialmente definito i giorni di apertura, il numero di pasti che offriremo (2 – pranzo e cena), il numero di coperti ed il numero di turni che riusciremo a fare durante il pranzo e durante la cena, ottenendo così il numero di coperti potenziali mensili.

Poi abbiamo definito la percentuale di occupazione dei coperti sulla base delle nostre precedenti esperienze e delle rilevazioni dirette fatte presso le pizzerie della zona ottenendo così il numero di coperti previsti mese per mese.

A questo punto, sulla base di statistiche in nostro possesso, abbiamo definito la percentuale di clienti che consumerà i vari tipi di pizze, dolci, vino, birra, caffè e amaro ottenendo il numero di vendite per ogni pizza e per ogni bevanda distintamente per ogni mese.

Il lavoro così impostato, ci permetterà di aggiornare velocemente i calcoli se ci accorgeremo a consuntivo di variazioni rispetto a quanto previsto.

 

calcolo volumi di produzione e vendita della pizzeria
volumi di produzione pizzeria

 

Sulla base di tali tabelle di calcolo abbiamo ottenuto il numero di unità vendute mensilmente e annualmente.

Riportiamo di seguito la tabella analitica delle vendite per il primo anno.

Le tabelle analitiche degli anni successivi potranno essere consultate nella stampa analitica del budget allegata al presente documento.

6.1.2. Le agevolazioni per aprire la pizzeria

 

La pizzeria ha partecipato ad un’iniziativa promossa dalla provincia per l’erogazione di contributi a fondo perduto con l’obiettivo di favorire il miglioramento dell’offerta commerciale e turistica sul territorio.

Si tratta di un contributo di € 5.000 che verrà erogata nel mese di settembre a fronte della rendicontazione di costi di esercizio e di personale di un minimo di quindicimila euro annui.

È richiesta anche la presentazione del presente documento di business plan dal quale risultino utili di esercizio realizzati grazie alle spese sostenute e rendicontate.

agevolazioni a fondo perduto pizzeria

6.2 I costi per aprire una pizzeria

 

A seguire si riporta la previsione dei costi totali da sostenere, suddivisi nelle varie categorie di spesa: costi variabili di produzione e vendita, costi fissi.

 

6.2.1 I costi variabili per la produzione di pizze, dolci ecc

 

Abbiamo calcolato con precisione il costo variabile di produzione di ogni tipo di pizza, analizzandone i singoli ingredienti, il costo unitario e le quantità utilizzate.

Di seguito riportiamo il dettaglio dei costi variabili totali sostenuti per la produzione di ogni pizza o portata e per l’acquisto delle bevande che semplicemente andremo a rivendere (ultima riga).

I costi variabili di vendita sono invece rappresentati dalle provvigioni pagate agli intermediari finanziari per l’utilizzo del POS e per l’incasso con carta di credito.

Per il momento non paghiamo provvigioni ad intermediari per la segnalazione di clienti.
Riportiamo di seguito le tabelle ed il grafico di riepilogo dei costi variabili sostenuti dal locale nel corso dei cinque anni.

Tali valori sono stati ottenuti partendo dal costo unitario di produzione di ogni unità di prodotto il cui dettaglio del primo esercizio riportiamo di seguito (per le altre annualità rimandiamo alla stampa analitica del budget):

 

 

Costi variabili di produzione

La nostra produzione biologica e i servizi ricettivi e di ristorazione

 

L’importo più rilevante tra i costi fissi sarà quello rappresentato dalle spese per il personale dipendente.

Prevediamo di assumere, fin dal primo esercizio, un pizzaiolo esperto e del quale conosciamo bene le doti nella preparazione della vera pizza napoletana.

Assumeremo poi un aiuto pizzaiolo, due camerieri ed un barman.

Dal secondo esercizio è prevista l’assunzione anche di un terzo cameriere.

 

dipendenti pizzeria bella napoli

 

I principali costi fissi che sosterremo, oltre alle spese per il personale viste sopra, sono costituiti dagli onorari per il commercialista ed il consulente del lavoro.

Altri costi fissi sono:

  • i compensi amministratore, le spese di manutenzione delle attrezzature, le assicurazioni e le spese pubblicitarie;
  • le bollette di acqua, luce e gas, il canone di locazione dei locali, le spese di pulizia, i materiali di consumo e gli oneri bancari.

Di seguito riportiamo il dettaglio per il primo esercizio mentre i dati analitici relativi agli esercizi successivi potranno essere consultati nella stampa analitica del budget. 

costi fissi di gestione della pizzeria

 

Riportiamo anche il riepilogo dei costi fissi della pizzeria per tutti e cinque gli anni e anche il grafico che ne rappresenta l’andamento nel tempo:

 

Costi fissi della pizzeria
andamento costi fissi per tipologia della pizzeria

La nostra produzione biologica e i servizi ricettivi e di ristorazione

 

Gli investimenti in beni materiali ed immateriali che si ritiene necessario effettuare consistono in:

  • installazione di un forno a legna a camera di combustione separata;
  • impastatrice e armadio di lievitazione;
  • cucina attrezzata per la preparazione delle farciture e pulizia stoviglie;
  • arredi per l’allestimento della sala da 40 coperti;
  • frigoriferi per vini e bevande e un abbattitore;
  • un piccolo banco bar;
  • celle frigorifere che verranno posizionate nella cucina;
  • la cassa, tovaglie e stoviglie;
  • costituzione della società.

Nella tabella seguente è riportato il dettaglio degli investimenti da effettuare con indicazione della data di acquisizione, modalità e importo degli ammortamenti.

Investimenti per aprire una pizzeria

6.4 L’analisi del punto di pareggio: quante pizze vendere per copreire i costi fissi

 

Secondo le nostre previsioni vi è un’alta probabilità di attuabilità del progetto con un raggiungimento del break even point già al primo esercizio di attività.

Come si evince dal confronto tra il fatturato di pareggio ed il livello dei ricavi negli scenari pessimistico ed ottimistico elaborati, anche nella peggiore delle ipotesi il punto di pareggio viene raggiunto al terzo esercizio mentre nell’ipotesi ottimistica lo raggiungeremo già al primo esercizio con un fatturato di poco superiore ai 500.000 €.

punto di pareggio pizzeria

6.5 Il fabbisogno finanziario per l’avvio della pizzeria e la sua gestione nel tempo

 

Sulla base delle previsioni effettuate e dei conseguenti flussi di cassa, abbiamo osservato che il picco di risorse finanziarie necessarie, ammonta a circa 43.000 €.

Abbiamo quindi deciso di chiedere un finanziamento bancario che ci permetta di far fronte, insieme al capitale sociale di 10.000 €, a tale fabbisogno finanziario.

Il ricorso a finanziamenti bancari (o di terzi) ammonterà dunque ad € 50.000 e verrà restituito in 5 anni al tasso fisso del 5 %.

Nella tabella a lato evidenziamo anche il calcolo delle rate da restituire alla banca.

Calcolo mutuo pizzeria

Tale calcolo deriva dall’attenta analisi dei flussi finanziari che abbiamo effettuato, mese per mese, per evitare di incorrere in brutte sorprese e trovarci senza la liquidità necessaria per portare avanti la gestione del locale.
Il calcolo è piuttosto complicato perchè deve tener conto contemporaneamente

  • dei flussi di cassa in uscita per gli investimenti
  • dei costi fissi e delle spese per il personale;
  • delle entrate per le vendite delle pizze;
  • dei costi variabili per la produzione delle pizze e l’acquisto delle bevande che variano appunto al variare dei volumi di vendita
  • dei costi per le commissioni di incasso e delle evntuali provvigioni di vendita date ai promoter e affiliati.

di seguito riportiamo le tabelle riassuntive dei cash-flow in entrata e uscita:

flussi di cassa entrata pizzeria
flussi di cassa in uscita pizzeria

Il rendiconto finanziario della pizzeria Vecchia Napoli

 

Questo è il rendiconto finanziario della pizzeria Vecchia Napoli, calcolato con il metodo indiretto per ognuno dei cinque anni dell’orizzonte temporale analizzato dal business plan:

rendiconto finanziario pizzeria vecchia napoli

6.6 Il conto economico della pizzeria

 

Sulla base di tutte le informazioni riportate fino ad ora, incluse quelle sull’organizzazione ed il piano di marketing, abbiamo potuto calcolare tutti gli aspetti economici e finanziari del progetto.

Abbiamo così ottenuto la creazione del bilancio CEE ed in particolare dello stato patrimoniale e del conto economico della pizzeria.

Trattandosi di un’operazione molto complessa ci siamo avvalsi del miglior software specifico disponibile in commercio che ha reso il compito molto più semplice e veloce.

Questa modalità ci ha anche permesso di rivedere e modificare le stime strada facendo, mano a mano che ci venivano nuove idee o arrivavano nuovi preventivi aggiornando l’intero lavoro istantaneamente e senza dover rifare tutti i calcoli ogni volta.

Riportiamo di seguito il conto economico della pizzeria generato dal software.

Per vedere anche lo stato patrimoniale, i bilanci riclassificati e quelli relativi agli scenari ottimistici e pessimistici, rimandiamo alla stampa analitica del budget aziendale.

conto economico pizzeria

 

 

Per ragioni di spazio abbiamo omesso alcune sezioni del piano d’impresa della pizzeria vecchia napoli che sarà però disponibile nel software business plan pizzeria già precaricato e facilmente modificabile direttamente sul programma.