Business plan

SCUOLA DI MUSICA

Per aprire una scuola di musica di successo è necessario pianificare ogni dettaglio perchè gli investimenti sono alti, la concorrenza è forte e l’organizzazione è complessa.

Bisognerà innanzitutto avere le competenze, esperienza nel settore e conoscere il mercato in modo approfondito.

Il punto di partenza, prima di sostenere spese ed investimenti, è sicuramente il business plan della scuola di musica.

Una volta realizzato ti servirà per la richiesta di un prestito bancario, per ottenere finanziamenti agevolati e agevolazioni a fondo perduto, per la ricerca di nuovi soci ed investitori.

Ma soprattutto sarà necessario per valutare la fattibilità del progetto, la sua sostenibilità finanziaria e la redditività del capitale che intendi investire.

Aprire una scuola di musica è un processo complesso che non lascia spazio all’improvvisazione.

Software incredibilmente semplice ed intuitivo anche per chi si occupa solo di musica e non di contabilità. Ci ha permesso di chiedere ed ottenere rapidamente un finanziamento agevolato a tasso zero per l’apertura della scuola.

Fabio Montagna Padova 12/10/2022

È un business plan molto completo, adatto alle nostre esigenze e che ha reso il nostro progetto ancora migliore. Consigliato a chiunque debba aprire una nuova impresa.

Franco Evangelisti Roma 16/07/22

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SCUOLA DI MUSICA

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COME APRIRE UNA SCUOLA DI MUSICA DI SUCCESSO

Come accennato, dovremo pensare a tantissime cose prima di aprire la scuola di musica che abbiamo in mente: il tipo di scuola, il genere di musica che insegneremo, il piano di marketing per fare in modo che la scuola funzioni fino al piano economico e finanziario.

 

IL PIANO DI MARKETING PER APRIRE LA SCUOLA DI MUSICA

Il primo passo è sicuramente il piano di marketing e cioè individuare quali corsi intendiamo offrire al segmento di mercato al quale vogliamo rivolgerci.

Poi definiremo il livello dei corsi adatti al nostro mercato di riferimento ed analizzeremo la concorrenza su questo specifico segmento.

Sulla base del target che avremo definito decideremo anche la location, la dimensione dei locali e le attrezzature necessarie.

Tutti questi elementi potremo poi trasformarli in numeri attraverso il software business plan scuola di musica che ti permetterà di ottenere un risultato professionale anche senza essere un esperto.

In base agli elementi definiti nel piano di marketing, potremo già redigere un elenco dei corsi di musica che organizzeremo e definire i prezzi di vendita dei corsi, ad esempio su base mensile.

 

GLI INVESTIMENTI PER AVVIARE LA SCUOLA DI MUSICA

Sempre basandoci sulle scelte iniziali, possiamo già iniziare a definire tutti gli investimenti iniziali necessari ad aprire la scuola di musica, come ad esempio:

  • gli arredi per allestire la reception dove ricevere gli allievi, una saletta per la pausa caffé e gli uffici amministrativi;
  • la messa a norma degli impianti elettrici, di illuminazione e di condizionamento dell’aria tenendo conto dell’affluenza prevista e del tipo di luce richiesta, anche dalla normativa vigente, per le attività degli studenti;
  • l’arredo e le attrezzature necessarie per allestire le aule dove si terranno i corsi che varieranno sensibilmente a seconda che vengano date lezione di chitarra, di pianoforte, di canto o dei tantissimi altri strumenti musicali esistenti;
  • l’eventuale sala di registrazione dove registrare le esecuzioni degli studenti ed eventualmente produrre brani che poi verranno immessi sul mercato;
  • gli strumenti musicali, microfoni, casse e gli impianti audio necessari sia per i corsi che per le esibizioni che verranno sicuramente organizzate anche per i parenti ed il pubblico esterno.

 

LA SCELTA DEL TIPO DI SOCIETÀ PER LA SCUOLA DI MUSICA

Una scelta fondamentale per garantire il buon funzionamento della scuola di musica è la scelta del contenitore per la gestione delle attività di insegnamento della musica e degli strumenti.

Si potrà optare per una ditta individuale o una delle classiche società personali o di capitali: Snc, Sas, Srl o addirittura una SpA.

Le differenze principali sono costituite dal costo di gestione, dagli obblighi contabili e fiscali e dalla limitazione o meno della responsabilità personale dei soci per le obbligazioni sociali.

Ma una delle forme più utilizzate è quella dell’associazione culturale che, se non vengono poste in essere operazioni commerciali è praticamente esentasse e non ha bisogno nemmeno dell’apertura della partita IVA.

Ovviamente è bene rivolgersi ad un commercialista esperto di questo settore per sfruttare al meglio tutte le agevolazioni e non rischiare di comprometterle comportandosi in modo errato.

 

I COSTI E IL BUSINESS PLAN DELLA SCUOLA DI MUSICA

 

Ancor prima di aprire la scuola di musica dovremo aver già definito tutti i costi, fissi e variabili che dovremo sostenere.

È importantissimo aver già pianificato, oltre ai prezzi di vendita dei corsi e al numero di allievi che si iscriveranno, anche i costi per l’organizzazione dei corsi e i costi fissi per la gestione della struttura.

 

I COSTI VARIABILI DELLA SCUOLA DI MUSICA

I costi variabili saranno principalmente quelli sostenuti per l’organizzazione dei corsi e per gli insegnanti di musica per ogni specialità.

I maestri di musica potrebbero anche far parte della compagine sociale oppure essere assunti come dipendenti ma, il più delle volte saranno contrattati proprio per insegnare nel singolo corso e saranno, per la scuola, un costo variabile.

Il calcolo dei costi variabili della scuola non è semplice perchè variano all’aumentare o diminuire degli iscritti e quindi è necessario ricalcolarli ad ogni loro variazione.

Per questo è importante utilizzare un buon software per realizzare il piano economico e finanziario della scuola di musica in modo da poter automatizzare tutti calcoli ed avere il business plan sempre aggiornato ad ogni modifica apportata.

 

I COSTI FISSI DI UNA SCUOLA DI MUSICA

Il calcolo dei costi fissi della scuola di musica è più semplice da realizzare ma, al tempo stesso, è molto importante proprio per evitare che la struttura diventi troppo pesante e costosa.

Bisognerà prevedere ogni singolo costo fisso di ogni area della scuola e cercare di ridurlo all’essenziale senza per questo tagliare i costi produttivi e quelli che daranno un valore aggiunto alla scuola di musica.

Per quanto riguarda l’area caratteristica, i principali costi fissi saranno quelli legati al personale operativo che si occuperà del funzionamento della scuola, l’affitto, le assicurazioni contro eventuali incidenti, le spese di acqua, luce e gas e le spese di pulizia dei locali e delle aule.

Anche i costi amministrativi incideranno sensibilmente come, ad esempio, il personale amministrativo, le spese di cancelleria, i software gestionali e quota delle utenze.

Bisognerà anche fare attenzione ai costi fissi residuali come le tasse per lo smaltimento dei rifiuti, i prodotti per la pulizia, le riviste, il carburante, i pasti e tutte le altre piccole spese quotidiane che capita di sostenere.

 

IL SOFTWARE BUSINESS PLAN PER LA SCUOLA DI MUSICA

Dunque, per aprire una scuola di musica, non è sufficiente saper suonare alcuni strumenti, avere la passione per la musica o conoscere dei buoni maestri di musica.

È necessario anche avere buone doti imprenditoriali e molta umiltà e capire l’importanza di pianificare ogni singolo particolare della futura scuola di musica attraverso la redazione di un business plan approfondito e ben fatto.

Bsness ha rivoluzionato l’idea di business plan e, se fino ad oggi la prima cosa che si faceva era chiamare il consulente, ora ci si può mettere subito al lavoro e trasmettere direttamente le proprie conoscenze, idee e passione sul documento di business plan.

 

L’ESEMPIO DI BUSINESS PLAN SCUOLA DI MUSICA GIÀ FATTO

Senza dilungarci in noiose descrizioni, col software business plan scuola di musica potrai lavorare direttamente su un esempio completo ed ottenere in modo facile e rapido il piano economico e finanziario ed il documento finale con tutti i bilanci, grafici e tabelle.

Puoi creare anche due scenari alternativi per vedere all’istante cosa succede se aumenti i prezzi, se vari i volumi degli iscritti, se aumentano i costi fissi del 10% e cosí per le nove variabili sulle quali potrai lavorare.

Il documento di business plan verrà creato automaticamente incluse tutte le descrizioni di ogni singolo capitolo e paragrafo e che potrai integrare con le informazioni più specifiche del tuo progetto.

E per finire potrai anche calcolare gli indici dibancabilità per valutare la sostenibilità del finanziamento richiesto e avrai anche l’analisi di bilancio completa e l’analisi SWOT.

 

FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO PER LA SCUOLA DI MUSICA

 

Realizzare ed avere a disposizione il business plan per la tua scuola di musica, ti aiuterà ad ottenere finanziamenti, agevolazioni a fondo perduto, trovare nuovi soci ed investitori.

Per questo motivo non devi aspettare che te lo chieda la banca ma devi realizzarlo fin dalla nascita dell’idea di aprire la scuola di musica per evitare brutte sorprese o di non avere le risorse finanziarie sufficienti a tenere aperta la scuola.

Grazie alla compatibilità con i nostri moduli per i bandi Invitalia, potrai anche ottenere finanziamenti a fondo perduto per la scuola di musica o prestiti garantiti a tasso agevolato.

Potrai accedere con facilità a bandi come il “Resto al sud“, “Fondo impresa donna” o il “Nuove imprese a tasso zero”.

Se intendi chiedere un finanziamento bancario, il software ti permette anche di calcolare il DSCR (indici dibancabilità) per calcolare fin da subito se il finanziamento che vuoi chiedere alla banca sarà giudicato sostenibile oppure no.

Se non dovesse esserlo, prima di presentare il business plan alla banca, potrai rivedere alcuni aspetti della tua scuola cercando di ridimensionare gli investimenti previsti o alcuni dei costi che intendevi sostenere e portare cosí un progetto già pienamente coerente con il prestito richiesto.

 

Bologna, 22/10/22

 

Stefano Ventura è il fondatore di Bsness.com, software house operante in italia e Spagna. Si è laureato in economia e commercio presso l’Università di Bologna dove ha anche conseguito il titolo di Dottore Commercialista specializzandosi nell'area del budget e business plan.

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