Aprire una paninoteca è un’impresa entusiasmante ma richiede una pianificazione finanziaria accurata.

Per poter calcolare con precisione i costi fissi e quelli variabili, gli investimenti iniziali, i ricavi previsti ed il fabbisogno finanziario, è necessario affidarsi ad un software specifico di business plan.

Ecco una panoramica dei costi che dovresti aspettarti.

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Il modo più facile per fare da solo il business plan di una paninoteca.

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I costi per avviare e gestire una paninoteca

Costi iniziali

  • Affitto del locale: in una posizione centrale, l’affitto può variare da 1.000 a 3.000 euro al mese;
  • Ristrutturazione e impiantistica: dipende dallo stato del locale, ma una stima prudente sarebbe tra i 10.000 e i 20.000 euro;
  • Licenze e permessi: circa 1.000-2.000 euro per tutte le autorizzazioni necessarie;
  • Fornitura elettrica e idrica: un impianto nuovo può costare intorno ai 2.000-3.000 euro;
  • Arredi: tavoli, sedie e banconi possono costare dai 3.000 ai 7.000 euro, a seconda della qualità e del design;
  • Attrezzature di cucina: queste possono includere griglie, frigoriferi, forni a microonde, etc., e possono costare tra i 8.000 e i 15.000 euro.

Costi di gestione

  • Materie prime: il costo dipenderà dal tipo di panini che offri, ma una stima iniziale potrebbe essere di circa 1.000-2.000 euro al mese.
  • Stipendi: per 2-3 dipendenti, aspettati di pagare intorno ai 3.000-4.500 euro al mese.
  • Utenze: circa 400-700 euro al mese.
  • Marketing e pubblicità: almeno 500 euro al mese per una campagna di marketing iniziale.

Costo totale

  • Investimento iniziale: tra i 25.000 e i 50.000 euro, a seconda delle variabili menzionate;
  • Costi mensili: dai 5.000 ai 9.000 euro al mese, escludendo eventuali costi inaspettati o di manutenzione.

Che permessi servono per aprire una paninoteca: requisiti e iter burocratico

Aprire una paninoteca in Italia richiede il rispetto di alcune normative e l’ottenimento di determinate licenze e permessi. Ecco una panoramica dettagliata dei requisiti:

Requisiti legali e burocratici

  • Partita iva e iscrizione alla camera di commercio: primo passo fondamentale per avviare qualsiasi attività commerciale;
  • Scia (segnalazione certificata di inizio attività): questa deve essere presentata al comune per dichiarare l’inizio dell’attività. Alcuni comuni potrebbero richiedere un’autorizzazione sanitaria specifica per attività di ristorazione;
  • Licenza comunale: necessaria per l’occupazione di suolo pubblico se hai intenzione di avere un’area esterna per i clienti;
  • Rei (resistenza al fuoco degli edifici): certificato di prevenzione incendi.

Requisiti sanitari

  • Asl (azienda sanitaria locale): presentazione domanda all’asl e visita da parte di un tecnico per assicurare che l’attività rispetti tutte le normative igienico-sanitarie;
  • Haccp (analisi dei pericoli e punti critici di controllo): corsi di formazione e certificazione per te e per il tuo personale.

Altri requisiti

  • Contratto di affitto o atto di proprietà: per il locale commerciale dove intendi aprire la tua paninoteca;
  • Polizza assicurativa: responsabilità civile verso terzi e altri tipi di assicurazioni come quella sulle attrezzature;
  • Raccolta e smaltimento rifiuti: contratto con una ditta specializzata;
  • Rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro: incluso il durc (documento unico di regolarità contributiva).

Come aprire una paninoteca con finanziamenti a fondo perduto

Aprire una paninoteca con finanziamenti a fondo perduto è un’ottima strategia per ridurre gli oneri finanziari iniziali.

Questi fondi, essendo “a fondo perduto”, non richiedono di essere rimborsati e possono coprire vari aspetti dell’attività, come l’acquisto di attrezzature o la ristrutturazione del locale.

Ecco come procedere:

Come trovare finanziamenti a fondo perduto

  • camere di commercio locali: spesso le camere di commercio lanciano bandi specifici per le attività commerciali, incluse quelle nel settore della ristorazione;
  • sito del ministero delle imprese e del made in Italy: qui vengono pubblicati bandi a livello nazionale;
  • portali regionali e comunali: molte regioni e comuni offrono finanziamenti specifici, soprattutto per incentivare l’imprenditorialità giovane o femminile, o per la riqualificazione di aree specifiche;
  • Invitalia: questa agenzia nazionale offre diversi tipi di finanziamenti, inclusi quelli a fondo perduto;
  • associazioni di categoria: organizzazioni come Confcommercio o Confesercenti possono essere utili per tenersi aggiornati su eventuali bandi o finanziamenti;
  • consulenti e commercialisti: professionisti del settore possono aiutare a trovare e ad applicare per i finanziamenti più adatti alla tua attività.

Come accedere ai finanziamenti

  • studio del bando: leggere attentamente i requisiti, i termini e le condizioni del bando è fondamentale;
  • business plan: la maggior parte dei bandi richiede un business plan dettagliato. Utilizzare un software come quello offerto da Bsness.com può rendere questo passaggio molto più semplice e preciso;
  • documentazione: preparare tutta la documentazione richiesta, che potrebbe includere attestati di formazione, certificazioni, piani finanziari e molto altro;
  • domanda di finanziamento: compilare e inviare la domanda nei tempi e nei modi stabiliti dal bando;
  • valutazione e attesa: una volta inviata la domanda, ci sarà un periodo di valutazione durante il quale la tua applicazione sarà esaminata e, se tutto va bene, approvata.

Ricorda che i bandi hanno spesso scadenze strette e requisiti specifici; quindi, è importante agire in modo tempestivo e accurato.

Consultare un esperto o utilizzare il software business plan paninoteca può fare la differenza nel rendere l’intero processo più agevole e aumentare le tue possibilità di successo.

Articolo scritto il 23/10/2023

dott stefano ventura bsness

STEFANO VENTURALinkedin

Stefano Ventura è il fondatore di Bsness.com, software house operante in Italia e Spagna. Si è laureato in economia e commercio presso l’Università di Bologna dove ha anche conseguito il titolo di Dottore Commercialista. Ha esercitato con successo la professione di Dottore Commercialista come esperto in budget e business plan per poi dedicarsi a tempo pieno alla crescita di Bsness.com.