In questo articolo ti spiegheremo quanto costa aprire un negozio di abbigliamento, quali sono le tipologie di costi da affrontare, come calcolarli e come reperire le risorse finanziarie necessarie.
L’apertura di un negozio, piccolo o grande che sia, non comporta solamente i costi per l’affitto e l’acquisto della merce ma, se vuoi avere successo, dovrai sostenere anche i costi per la realizzione di un buon piano di marketing e per dargli la giusta immagine e notorietà.
LE TIPOLOGIE DI COSTI PER APRIRE IL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO
Nel realizzare il tuo progetto dovrai avere ben chiari i 5 differenti tipi di costi che andrai a sostenere:
- Investimenti in beni strumentali materiali come l’arredo del negozio e delle vetrine, manichini, banconi, scaffalature, lampade per l’illuminazione, impianto di aria condizionata, registratore di cassa, l’insegna del negozio, televisori e personal computer;
- Investimenti in immobilizzazioni immateriali e cioè l’eventuale costo dell’avviamento se hai rilevato un negozio di abbigliamento già esistente, i software utilizzati e la realizzazione del sito web per vendere online o anche solo per migliorare l’immagine e la conoscibilità del negozio;
- Oneri pluriennali: si tratta di spese iniziali che hanno un’utilità per più anni e quindi vengono capitalizzate ed ammortizzate in cinque anni come le spese di ristrutturazione del negozio e dei servizi igienici, il rifacimento degli impianti idrico ed elettrico ma anche una massiccia campagna pubblicitaria iniziale per far conoscere il tuo marchio o una ricerca di mercato che hai commissionato.
- Costi fissi di gestione del negozio di abbigliamento: se hai ben in mente il tuo progetto potrai identificarli con precisione a partire dal canone di locazione del negozio, le bollette per acqua, luce e gas, l’assicurazione per la responsabilità civile, il commercialista che terrà la contabilità del negozio, la tassa rifiuti, le spese pubblicitarie per cercare di aumentare le vendite, le spese di pulizia, cancelleria ecc;
- I costi variabili che sono rappresentati dal costo di acquisto dei vestiti, capi di abbigliamento ed accessori. Per calcolarli avrai bisogno di sapere come andranno le vendite del negozio e quindi avere già un piano di marketing chiaro, coerente e preciso.
IL SOFTWARE PER CALCOLARE I COSTI DEL NEGOZIO
Calcolare tutti i costi necessari ad aprire il negozio di abbigliamento non è difficile ma può essere un lavoro piuttosto lungo, soprattutto se, ad ogni modifica che ti viene in mente devi rifare tutti i calcoli.
Il nostro consiglio è quello di utilizzare un software specifico già preimpostato per fare ciò che, sulla base dei tuoi imput, calcolerà tutto automaticamente, soprattutto per quanto riguarda i costi variabili che sono i più difficili da quantificare perché dipendono dai volumi di vendita e di acquisto di ogni mese.
Fai da solo il business plan del negozio di abbigliamento e calcola in modo semplice e rapido costi, fatturato, utili, fabbisogno finanziario e punto di pareggio.
Ottieni il documento completo di business plan per la richiesta di finanziamenti e delle agevolazioni a fondo perduto di Invitalia.
DOVE TROVARE I SOLDI PER APRIRE UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO
Non è necessario disporre immediatamente dell’intera somma prevista per tutti i costi di apertura del negozio, potranno infatti essere coperti con differenti modalità e tempi.
IL CAPITALE SOCIALE E I FINANZIAMENTI SOCI
Prima di tutto sarà necessario il capitale proprio dell’imprenditore o dei soci e cioè il capitale sociale sottoscritto al momento della costituzione della società ed eventuali finanziamenti fruttiferi o meno.
Questo denaro servirà a sostenere i primi costi per la costituzione, le ricerche di mercato, il business plan, il commercialista, il contratto di locazione, acquisto licenza ecc;
LA RICHIESTA DI UN PRESTITO BANCARIO
I soci o l’imprenditore potranno poi attivarsi per la richiesta di un finanziamento in banca per coprire gli investimenti iniziali e l’acquisto delle prime forniture dei capi di abbigliamento, calzature ed accessori, in tal caso è bene ricordare che:
- sarà necessario redigere un buon business plan nel quale dovrà essere calcolato con precisione il fabbisogno finanziario, l’importo del prestito bancario richiesto e la sua sostenibilità;
- la documentazione presentata dovrà essere conforme alle nuove linee guida EBA 2021 che le banche devono seguire per l’erogazione dei finanziamenti alle imprese.
Anche se non avete idea di come fare un business plan, esistono oggi dei software che vi permettono di farlo da soli in modo semplice e rapido anche senza avere esperienze e conoscenze tecniche in materia di contabilità e bilancio.
Questi strumenti sono semplici perchè tutto il lavoro si sviluppa su un modello di business plan in excel e word già fatto e dovrete solamente seguire il percorso guidato indicando gli elemnti di base del vostro progetto come gli articoli trattati, i prezzi di acquisto e vendita, l’affitto del negozio e tutte le altre informazioni a vostra conoscenza.
GLI INCASSI DEL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO
I costi fissi e anche quelli per i successivi acquisti di pantaloni, maglioni, vestiti, accessori e di tutti gli altri articoli di abbigliamento potranno poi essere coperti dalle prime entrate derivanti dalle vendite che piano piano ilinizierete a realizzare.
Tali entrate saranno maggiori in funzione della dilazione di pagamento che riuscirete ad ottenere da parte dei fornitori anche se, per un negozio nuovo, spesso vengono richiesti acconti all’ordine e pagamento alla consegna.
Quindi è bene organizzarsi per tempo ed avere le spalle forti finanziariamente per evitare di trovarsi in difficoltà.
Per questo è fondamentale preparare per tempo un budget economico e finanziario del negozio di abbigliamento che sia realistico, credibile e basato sul piano di marketing che avremo realizzato.
LE AGEVOLAZIONI PER L’APERTURA DEL NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO
Un’altra strada per ottenere risorse finanziarie per l’apertura e la gestione del negozio di abbigliamento sono i finanziamenti agevolati e le agevolazioni a fondo perduto come quelle previste dai bandi di Invitalia.
Non bisogna fare troppo affidamento su queste risorse perché dipenderanno sia dall’approvazione del progetto che dai tempi di erogazione che potrebbero anche essere lenti.
Ad ogni modo, se i soldi arriveranno, costituiranno risorse aggiuntive che permetteranno di far crescere il negozio di abbigliamento o di restituire ai soci i soldi prestati alla società per garantirne il regolare funzionamento.
Le agevolazioni potranno arrivare sotto forma di finanziamenti agevolati a tasso zero e garantiti dallo stato oppure di agevolazioni a fondo perduto e cioè soldi che non dovranno essere più restituiti.
Per avviare un negozio di abbigliamento possono essere interessanti i bandi di Invitalia “Io resto al sud“, “ON nuove imprese a tasso zero”, “Imprenditoria femminile” che, mentre scriviamo questo articolo, è chiuso per esaurimento dei fondi ma che dovrebbe essere presto rifinanziato e “Selfiemployment”.
GUIDA DETTAGLIATA AI COSTI PER APRIRE UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO
Per prima cosa dobbiamo classificare i costi per aprire un negozio di abbigliamento per tipologia e cioè:
I COSTI PER GLI INVESTIMENTI INIZIALI
Si tratta dei costi iniziali per l’apertura del negozio di abbigliamento.
Possono essere investimenti in beni strumentali materiali oppure immobilizzazioni immateriali o costi pluriennali.
Gli investimenti in beni materiali saranno, ad esempio,
- il registratore di cassa;
- uno o più banconi dove sistemare la cassa e anche per la merce in esposizione;
- almeno un personal computer ed i software per la gestione del magazzino;
- gli arredi per il negozio, un paio di sale prova, appendiabiti, specchi, manichini e scaffalature;
- un furgone o un’auto spaziosa, di proprietà della società o dei soci ma che sia disponibile per quando dovrete acquistare della merce dal grossista oppure trasferirla a uno stockista o per ogni altra evenienza.
Questo è il minimo che dovrete acquistare e sistemare nel negozio per cercare di renderlo funzionale e anche attraente per la vostra potenziale clientela.
LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Poi abbiamo gli investimenti in immobilizzazioni immateriali e gli oneri pluriennali.
Si tratta di spese che saranno ammortizzate in più anni perché la loro utilità non è limitata ad un singolo esercizio ma ad un periodo più lungo.
Gli investimenti immateriali potrebbero ad esempio essere i costi sostenuti per:
- la realizzazione o l’acquisto del marchio;
- l’acquisto della licenza o della buonuscita pagata a chi c’era prima di voi;
- la licenza del software per la gestione del magazzino.
Gli oneri pluriennali sono simili ma si differenziano dalle immobilizzazioni immateriali per il fatto di non rappresentare un reale valore poi vendibile in un futuro ma semplicemente di spese la cui utilità sarà spalmata in più esercizi.
I costi pluriennali che andremo probabilmente a sostenere per aprire un negozio di abbigliamento sono:
- i costi per mettere a norma gli impianti e per sistemare l’impianto elettrico, di aereazione e di illuminazione del negozio che avremo preso in affitto;
- le spese sostenute dal notaio e dal commercialista per la costituzione della società;
- la campagna pubblicitaria iniziale per aumentare la conoscibilità del nome del negozio ed il marchio, così come le spese per la festa di inaugurazione e la progettazione dell’insegna.
Altra cosa saranno le spese pubblicitarie che sosterremo per incrementare le vendite o pubblicizzare i saldi o determinati eventi che considereremo invece come costi fissi di gestione.
I COSTI PER L’ACQUISTO DELLE MERCI
Questi sono i classici costi variabili e cioè variano in funzione dei volumi di acquisto e, si spera, di vendita.
Più capi di abbigliamento venderemo, infatti, più ne dovremo comprare per sostituire quelli venduti e aumentare così gli incassi del negozio.
All’inizio potremo solo fare delle previsioni ma l’attività potrà andare o meglio o peggio di quanto sperato, difficilmente andrà esattamente come lo avremo pianificato.
Proprio per questo motivo è molto difficile calcolare inizialmente i costi variabili e per questo è necessario utilizzare un software che ci permetta di aggiustare le previsioni mese per mese e aggiustare i volumi di vendita e di acquisto in funzione del reale andamento dell’attività.
All’inizio dell’attività dovremo comunque comprare un discreto assortimento di modelli, colori e di taglie per ogni capo di abbigliamento che andremo a vendere nel negozio e questo sarà uno dei principali costi per aprire il nostro negozio di abbigliamento.
Se i fornitori si fideranno di noi, potremo comunque usufruire di una dilazione di pagamento a 30 o 60 giorni e cercare di vendere più merce possibile prima di doverla pagare in modo da non utilizzare il denaro del capitale sociale o quello del finanziamento che ci avrà concesso la banca.
I COSTI FISSI DI GESTIONE DEL NEGOZIO
Come dice la parola stessa questi sono i costi che sosterremo indipendentemente dall’andamento del negozio.
Tra tutti i costi da inserire nel business plan per aprire il negozio di abbigliamento, questi sono i più pericolosi perché li sosterremo sempre, comunque vadano le cose, e non potremo mai recuperarli nemmeno in parte.
Quindi bisogna fare molta attenzione ai costi fissi e cercare di ridurli al minimo possibile.
QUALI SONO I COSTI FISSI PER UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO?
La lista può essere abbastanza lunga ma elenchiamo quelli principali:
- l’affitto del negozio o, più tecnicamente, il canone di locazione per i locali nei quali svolgeremo l’attività;
- le utenze quali acqua, luce, gas, adsl e telefono;
- le assicurazioni per responsabilità civile verso terzi e l’inail per il titolare e i dipendenti;
- le spese di personale: anche se il negozio dovesse andare male dovremo comunque pagarli!
- I servizi bancari, interessi passivi e commissioni;
- le spese di pulizia se ci affidiamo ad un’impresa che venga periodicamente a pulire il negozio e i servizi;
- il commercialista, il consulente del lavoro ed eventuali consulenze legali;
- il compenso agli amministratori se previsto;
- spese pubblicitarie, gestione social, manutenzione sito web ecc
- e infine i materiali di consumo, abbonamenti a giornali e riviste e oneri vari di gestione.
COME APRIRE UN NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO LOW-COST
Se volete provare ad aprire un negozio di abbigliamento low cost ci sono diverse strategie che potete mettere in atto puntando anziché sugli investimenti tradizionali sulla fantasia e su una serie di accorgimenti per sfruttare delle opportunità e delle occasioni.
Ovviamente se volete aprire il negozio nella precisa posizione di grande passaggio che avete sempre desiderato e vendere la linea trandy di abbigliamento che va per la maggiore e assumere due commesse che lavorino per voi … queste sono tutte cose che dovrete pagare al loro prezzo di mercato.
Se invece il vostro obiettivo è quello di aprire un negozio di abbigliamento low cost riducendo al minimo le spese, se siete abili e avete una buona inventiva e senso degli affari, lo potrete sicuramente fare.
Capita spesso di vedere dei negozi vuoti, magari anche in buone posizioni di passaggio.
APRIRE UN TEMPORARY STORE DI ABBIGLIAMENTO
Potreste approfittarne e proporre al proprietario di aprire un temporary store fino a che non avrà trovato da affittarlo e potreste proporgli in cambio di tenerlo “vivo” in modo da renderlo più attraente e magari fare anche qualche lavoro di sistemazione e imbiancatura.
La merce la esporrete in stand mobili, cassette di legno e tutta una serie di arredi economici ma stilosi e soprattutto mobili e facilmente trasportabili in una nuova eventuale sede.
Per quanto riguarda la merce da vendere, se siete un minimo del settore ed avete occhio, potrete proporre ad una serie di piccoli artigiani di esporre la loro merce in conto vendita in modo che, se la venderete, avrete anche il vostro guadagno, altrimenti la restituirete al produttore.
Ci sono tantissimi produttori artigianali di abbigliamento e, con l’aiuto della rete, potrete scovarli e scegliere quelli in linea con il vostro stile e la vostra idea di negozio.
E così ecco che avrete aperto il vostro negozio di abbigliamento low cost senza spendere nulla e, se vi occuperete voi della vendita, senza nemmeno spese per il personale.
QUANTO COSTA APRIRE UN PICCOLO NEGOZIO DI ABBIGLIAMENTO?
Se aprite un negozio molto specializzato e di nicchia, non avrete bisogno di grandi superfici e di grande visibilità perché saranno i clienti a cercarvi per trovare quel capo di abbigliamento che solo voi avete.
Per calcolare quanto costa aprire un piccolo negozio di abbigliamento, bisogna tener conto dei risparmi che potrete ottenere in termini di:
- canone di locazione;
- spese di personale;
- costo della merce da acquistare inizialmente;
- utenze.
Dai calcoli che abbiamo fatto, il costo per aprire un piccolo negozio di abbigliamento può essere contenuto entro una somma di 10.000 € che potrà essere in parte capitale proprio e in parte un affidamento in conto concesso dalla banca.
Ovviamente dovrà trattarsi di un piccolo negozio di abbigliamento in una zona non troppo costosa e gestito direttamente dl titolare per evitare costi di personale.
Articolo rivisto ed aggiornato il 17/09/2022
STEFANO VENTURA – Linkedin
Stefano Ventura è il fondatore di Bsness.com, software house operante in italia e Spagna. Si è laureato in economia e commercio presso l’Università di Bologna dove ha anche conseguito il titolo di Dottore Commercialista. Ha esercitato con successo la professione di Dottore Commercialista come esperto in budget e business plan per poi dedicarsi a tempo pieno alla crescita di Bsness.com.
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