Vediamo come funziona il bando Invitalia Resto al sud 2022 che è una delle misure più conosciute ed amate dagli imprenditori del centro, isole e sud Italia.
Vedremo anche come superare le difficoltà presentate dalla redazione del piano d’impresa con il software specifico di Bsness.com
Lo scopo di questo articolo è quello di verificare se hai i requisiti per partecipare e, se li hai, tutti i passi per presentare la domanda e gli strumenti per creare il piano d’impresa in modo semplice, rapido e professionale.
Come funziona il bando di Invitalia “Resto al sud”
Resto al Sud di Invitalia è un incentivo per favorire la realizzazione e lo sviluppo di nuove attività in alcune regioni e aree italiane.
Sono interessate dalla misura le regioni Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna, le aree del cratere sismico del Centro Italia (Umbria, Marche, Lazio) e le isole lagunari, lacustri e marine del Centro Nord. L’incentivo è rivolto ai soggetti con un’età anagrafica compresa tra i 18 anni e i 55 anni.
Non sono previsti termini di scadenza né graduatorie, le istanze presentate saranno esaminate secondo l’ordine temporale di arrivo.
Crea da solo il piano d’impresa per partecipare al bando resto al sud con il modulo “Resto al sud” di Bsness.com per riclassificare automaticamente i dati economici e finanziari del tuo business plan negli schemi previsti da Invitalia.
Si tratta di uno strumento per contrastare la crisi, implementato negli anni con l’allargamento della platea degli aventi diritto e con un’incidenza superiore della modalità a fondo perduto.
Oggi infatti Resto al Sud prevede un finanziamento a fondo perduto pari al 50%, la restante parte è invece un prestito bancario con la garanzia del Fondo per le PMI.
Il business plan per creare un progetto di successo
Indipendentemente dalla presentazione della domanda è sempre consigliata la realizzazione di un business plan approfondito per pianificare ed organizzare il proprio progetto fin nei minimi dettagli.
In questo modo sarà possibile conoscere il fabbisogno finanziario, il punto di pareggio, la fattibilità e la redditività del progetto ancora prima di aver sostenuto spese per gli investimenti iniziali.
Fai da solo il business plan per la tua impresa in modo semplice e rapido grazie ad oltre 200 software specifici per tutte le principali attività con un esempio già fatto e ottimizzato per la richiesta di un finanziamento e dei bandi di Invitalia
Grazie al software Resto al sud di Bsness, sarà poi possibile riclassificare automaticamente tutti i dati economici e finanziari del business plan per ottenere i dati richiesti negli schemi previsti dal piano d’impresa Resto al sud di Invitalia.
Un’iniziativa concreta con la quale il governo italiano da qualche anno prova a incentivare la ripresa economica di alcune zone del nostro Paese, cioè di quelle aree geografiche più in sofferenza.
Ma chi può beneficiare della misura, quali attività e costi sono ammessi al finanziamento, come puoi fare per presentare la domanda e quali sono le disposizioni normative di riferimento? Ti spiego tutto nei paragrafi seguenti.
Resto al Sud – requisiti e beneficiari delle agevolazioni 2022
Le agevolazioni previste da Resto al Sud sono destinate esclusivamente agli under 56 e fruibili soltanto a determinate condizioni.
Possono beneficiare dei finanziamenti i soggetti:
- residenti in una delle regioni o aree sopra riportate o coloro che trasferiscono la loro residenza nelle suddette zone entro il termine di 60 gg dall’esito positivo dell’istruttoria. I soggetti con residenza all’estero hanno invece 120 gg. per trasferire la residenza;
- che non sono titolari di altre attività imprenditoriali già attive alla data del 21 giugno 2017;
- che non hanno ottenuto altre forme di agevolazioni per l’autoimprenditorialità negli ultimi 3 anni;
- non titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Chi può presentare la domanda per il bando Resto al sud
Potranno presentare la domanda per accedere alle agevolazioni previste dal bando resto al sud, le aziende:
- nate successivamente al 21 giugno 2017;
- che si trovano in fase di costituzione. In questo caso la costituzione dell’impresa deve concludersi entro il termine di 60 gg o, in caso di residenza fuori dai confini nazionali, entro 120 gg dal positivo esito dell’istruttoria.
- liberi professionisti (in forma individuale o societaria), privi di Partita IVA nei 12 mesi precedenti alla presentazione dell’istanza, per svolgere un’attività simile all’attività proposta.
Abbiamo pubblicato un esempio di piano d’impresa per il bando resto al sud molto utile per avere subito un’idea di quali informazioni sarà necessario riportare e degli schemi economici e finanziari che bisogna indicare e che potrete facilmente ottenere con il modulo business plan resto al sud di Bsness.com.
Resto al Sud 2022 – le attività finanziabili
Arrivato a questo punto se sei realmente interessato all’incentivo, oltre a conoscere i requisiti anagrafici, le aree interessate dalla misura e le altre condizioni di carattere lavorativo, devi sapere anche quali sono le attività finanziabili dal bando Resto al Sud.
Potrai facilmente pianificare e progettare la tua attività con i software specifici di Bsness.com.
In ognuno è precaricato un esempio di business plan già fatto da mani esperte sul quale potrai direttamente lavorare, semplicemente modificando i dati necessari ad adeguarlo al tuo caso reale.
Il lavoro risulterà molto semplice e rapido perché, ad ogni modifica, l’intero lavoro si aggiornerà automaticamente, sia nella parte numerica in Excel che nel documento finale in word.
Sono ammesse al finanziamento:
- le attività di produzione nei settori dell’artigianato, dell’industria, della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’agricoltura;
- le forniture dei servizi alle persone e alle imprese;
- commercio, turismo e attività libero professionali (in forma societaria e individuale).
Restano invece tagliate fuori dalla misura le attività agricole.
A quanto ammonta il finanziamento resto al sud
I finanziamenti previsti coprono sino al 100% dei costi, con una copertura massima di 60mila euro per ciascun richiedente. Il tetto massimo del finanziamento sale fino a 200mila nei casi di società con quattro soci.
Per sostenere poi la necessità di circolante, con la misura Resto al Sud è stato previsto un contributo ulteriore a fondo perduto di 15mila euro per le attività professionali e per le imprese di natura individuale, e un tetto massimo di 40mila euro per le imprese in forma societaria.
I relativi contributi vengono erogati alla fine dei programmi di spesa, parallelamente ai saldi dei finanziamenti autorizzati.
Progetto Resto al sud: i costi ammessi al finanziamento
Ora ti starai chiedendo, ma quali sono le spese ammesse al finanziamento?
A stabilire quali siano le spese ammesse all’agevolazione è il Decreto Legge n. 91 del 20 giugno 2017.
Secondo tale decreto, i costi ammessi al finanziamento sono relativi alle ristrutturazioni e alle manutenzioni straordinarie dei beni immobili (nella misura massima del 30% del programma dei costi), ai nuovi impianti e macchinari, ai servizi per le telecomunicazioni, per l’informazione e per le tecnologie, ai costi per il materiale di consumo, per le materie prime, per le utenze, per gli affitti e per le polizze assicurative.
A tutti gli effetti sono invece esclusi dal finanziamento i costi per la progettazione, per i dipendenti e le consulenze.
L’incentivo copre il 100% dei costi ammessi: il 50% a fondo perduto, l’altro 50% è rappresentato dal finanziamento bancario con la garanzia del Fondo per le PMI.
Un finanziamento bancario a tasso zero, la quota di interesse è infatti totalmente a carico dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia).
Un altro aspetto essenziale per facilitare la nascita e lo sviluppo di nuove attività d’impresa nelle zone geografiche italiane più a rischio crisi.
Come presentare la domanda Resto al sud
Per essere ammesso alla misura e ottenere il finanziamento hai il compito di presentare un’apposita domanda, da trasmettere solamente in modalità telematica tramite il sito di Invitalia.
A tal fine è necessario il possesso dell’Identità Digitale SPID, CIE o CNS, altrimenti sarai impossibilitato ad accedere al portale.
Preliminarmente poi ci sono dei passi da fare come la registrazione ai servizi telematici di Invitalia, un’operazione non difficile da ultimare attraverso la compilazione dello specifico modulo online.
Inoltre, dovrai scaricare e consultare la modulistica ed essere in possesso della firma digitale e della casella di Posta Elettronica Certificata (PEC).
Come fare (bene) il piano d’impresa Resto al sud
Per ultimare la procedura dovrai anche compilare il piano d’impresa e naturalmente trasmettere l’istanza telematicamente corredata dagli allegati previsti.
Come abbiamo visto in precedenza, la realizzazione del piano d’impresa è molto complessa ma soprattutto è difficile riuscire a realizzare un piano coerente che possa ottenere l’approvazione da parte dell’apposita commissione costituita da Invitalia.
Per realizzare un piano d’impresa con dati precisi e coerenti con tutte le informazioni indicate nella domanda, è necessario innanzitutto realizzare il business plan con uno dei software messi a disposizione da Bsness e poi riclassificare automaticamente i dati con il modulo Resto al sud di Invitalia.
Come già anticipato le domande saranno valutate secondo l’ordine di arrivo, in quanto con Resto al Sud non sono previste graduatorie.
Una volta trasmessa la domanda online, alla tua istanza sarà attribuito un protocollo elettronico e dopo la presentazione della stessa avrai anche la possibilità di cambiare eventualmente i tuoi recapiti attraverso la voce “Gestione contatti”.
Le istanze saranno esaminate secondo l’ordine di arrivo entro 60 gg. dalla loro presentazione, salvo richieste da parte di Invitalia di integrazione della documentazione.
L’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa analizza le domande, controlla i requisiti e valuta le iniziative nel merito, pure tramite lo svolgimento di colloqui con gli interessati.
La normativa di riferimento per il bando resto al sud di Invitalia
Nato come strumento anti-crisi, nell’arco del tempo la misura Resto al Sud è stata interessata da una serie di provvedimenti legislativi che hanno portato soprattutto all’allargamento della platea dei beneficiari e all’innalzamento al 50% del finanziamento a fondo perduto.
Tra le norme di riferimento più importanti sono da segnalare:
- il decreto Legge n. 91 del 20 giugno 2017, recante urgenti provvedimenti per favorire la crescita delle regioni del Mezzogiorno;
- la circolare n. 33 del 22 dicembre 2017, esplicativa dei provvedimenti introdotti dal Decreto n. 174 del 9 novembre 2017 – Regolamento “Resto al Sud”;
- l’articolo 5 del Decreto Legge del 24 ottobre 2019, con il quale è stata estesa la misura ai comuni del cratere sismico del centro-Italia;
- l’articolo 1 della Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, relativo all’estensione dei limiti di età;
- il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020, che ha previsto per il fabbisogno di circolante un contributo ulteriore a fondo perduto;
- articolo 1, co. 170, Legge n. 178 del 30 dicembre 2020, con il quale il limite di età anagrafica è stato esteso sino ai 56 anni non ancora compiuti.
Tutte disposizioni normative rivolte al miglioramento della misura, cioè per rendere Resto al Sud un incentivo realmente appetibile da parte di chi vuole intraprendere nuove attività imprenditoriali nelle aree del nostro Paese interessate dal finanziamento.
Essenziali provvedimenti da conoscere se sei interessato a partecipare all’iniziativa e per fruire delle importanti agevolazioni previste.
Oggi, alla luce delle tante difficoltà e della crisi economica, aprire una nuova attività imprenditoriale non è un’operazione propriamente facile: Resto al Sud può rappresentare un’ottima opportunità per un finanziamento in parte a fondo perduto e in parte a tasso zero.
Contenuto aggiornato ad agosto 2022
STEFANO VENTURA – Linkedin
Stefano Ventura è il fondatore di Bsness.com, software house operante in Italia e Spagna. Si è laureato in economia e commercio presso l’Università di Bologna dove ha anche conseguito il titolo di Dottore Commercialista. Ha esercitato con successo la professione di Dottore Commercialista come esperto in budget e business plan per poi dedicarsi a tempo pieno alla crescita di Bsness.com.
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